Parleremo oggi di una delle più conosciute monete della storia del Regno d’Italia e mi riferisco alle monete da 10 Centesimi, meglio conosciute come 10 centesimi “Cinquantenario”, emesse per commemorate il 50° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia.
Queste sono monete in rame dal peso di 10 grammi e dal diametro di 30 mm, la cui coniazione è stata autorizzata alla Zecca d’Italia con Regio Decreto numero 53 del 19 Gennaio 1911 e che hanno trovato corso legale a partire proprio dal 1911, primo anno di emissione.
Il metallo di cui sono composte è rame al 960%, stagno al 30% e zinco al 10%.
Queste monete sono state coniate in circa 2 milioni di esemplari i quali hanno circolato per anni. L’ampia circolazione e la conseguente continua manipolazione delle monete ha fatto si che il valore di queste sia apprezzabile solamente se presenti in altissima conservazione, in condizioni fior di conio e mai circolate.
Entrando nel dettaglio di questa moneta possiamo notare che al dritto presenta una testa nuda di Re Vittorio Emanuele III rivolta verso sinistra, attorniata dalla scritta “Vittorio Emanuele III Re d’Italia”. Alla base del collo del Re sono riportati i nomi dell’incisore: Luigi Giorgi e del modellista: Domenico Trentacoste.
Al rovescio invece troviamo al centro una raffigurazione dell’Italia, la quale con aratro, con frutti e spighe scruta l’orizzionte in attesa di una nave mercantile.
Se osserviamo infine il contorno della moneta possiamo notare un tipico contorno liscio.