Parleremo oggi di una delle più belle monete della storia del Regno d’Italia e mi riferisco alle monete da 50 Centesimi, meglio conosciute come 50 centesimi “Leone”.
Queste sono monete in nichelio al 975/1000 dal peso di 6 grammi e dal diametro di 23,8 mm, la cui coniazione è stata autorizzata alla Zecca d’Italia con Regio Decreto numero 1618 del 4 Settembre 1919 (per quelle con contorno liscio) e Regio Decreto numero 627 dell’8 Aprile 1929 e che hanno trovato corso legale a partire dal 1919, primo anno di emissione.
Queste monete sono state coniate in oltre 76 milioni di esemplari i quali hanno circolato per anni. L’ampia circolazione e la conseguente continua manipolazione delle monete ha fatto si che il valore di queste sia apprezzabile solamente se presenti in altissima conservazione, in condizioni fior di conio e mai circolate.
Entrando nel dettaglio di questa moneta possiamo notare che al dritto presenta un semibusto di Re Vittorio Emanuele III con la testa rivolta verso sinistra, attorniata dalla scritta “Vitt – Em – III -Re – d’Italia” che sta a significare “Vittorio Emanuele III Re d’Italia”. Alla base del collo del Re è riportato il nome del modellista: Giuseppe Romagnoli.
Al rovescio invece troviamo una raffigurazione femminile della giustizia che regge una fiaccola nella mano sinistra, seduta su una quadriga trainata da leoni che guardano verso destra. Sul bordo del carro sono riportate le lettere G-R-M che significano Giuseppe Romagnoli modellista ed A-M-Inc che significa Attilio Silvio Motti incisore. In alto è riportata la parola latina “Aeqvitas” mentre in esergo sono riportati l’anno di coniazione, la lettera “R” che specifica la Zecca di Roma come zecca di coniazione ed il valore nominale della moneta: Centesimi 50.
Se osserviamo infine il contorno della moneta possiamo notare un tipico contorno liscio o rigato, in questo caso abbiamo un contorno liscio, caratteristico di quelle monete inizialmente coniate e poi ritirate dalla circolazione a partire dal 1929 in quanto furono sostituite e modificate dotandole di un contorno rigato.
Una particolarità di queste monete è quella per cui partire nel 1919 sono state coniate pochissime monete di prova e che dal 1929 fino al 1935 sono stati coniati ulteriori pochissimi esemplari, i quali risultano essere oggi molto rari e ricercati.