Parleremo oggi di una delle più conosciute monete della storia della Repubblica Italiana e mi riferisco alle monete da 500 Lire bimetalliche.
Queste sono monete realizzate in bronzital e acmonital dal peso di 6.8 grammi, dal diametro di 25,8 mm, la cui coniazione è stata autorizzata alla Zecca d’Italia con decreto del Presidente della Repubblica del 29 Luglio 1981 e che hanno trovato corso legale a partire proprio da quell’anno.
Il metallo di cui sono composte è chiamato bronzital, che è l’acronimo di bronzo italiano, una particolare lega di bronzo composta da rame, alluminio e nichelio utilizzato in italia per coniare monete a partire dal 1968 – l’acmonital invece, che è l’acronimo di acciaio monetario italiano, e’ un acciaio inox composto da ferro, cromo e nichel utilizzato in Italia per coniare monet a partire dal 1939.
Queste monete sono state coniate in centinaia di milioni di esemplari i quali hanno circolato per anni fino al 2001. L’ampia circolazione e la conseguente continua manipolazione delle monete ha fatto si che il valore di queste sia apprezzabile solamente se conservate in altissima conservazione, in condizioni fior di conio e mai circolate.
Entrando nel dettaglio di questa moneta possiamo notare che al dritto, sul tondello in bronzital, presenta una testa alata rivolta a sinistra alla cui base è riportato il nome dell’autore: Cretara, mentre sulla corona in acmonital troviamo la scritta “Repubblica Italiana”.
Al rovescio invece sul tondello in bronzital troviamo una veduta prospettica del palazzo del Quirinale, il famoso palazzo romano adibito ad abitazione del Presidente della Repubblica – mentre sulla corona in acmonital troviamo lungo il bordo sinistro una spiga di grano, sul bordo destro un rametto di ulivo, in basso il valore nominale della moneta: 500 Lire ed in alto la sua traduzione in caratteri braille.
Se osserviamo infine il contorno della moneta possiamo notare un contorno zigrinato alternato.