Uno degli argomenti più importanti e discussi in campo numismatico è quello della pulizia delle monete.
Premesso che non esiste un metodo di pulizia univoco, efficace e valido per tutte le tipologie di monete, posso consigliarvi quali metodi secondo me e secondo la mia esperienza sarebbe meglio adottare oppure evitare. La numismatica è una passione e ogni collezionista è un testimone del presente e un custode del passato. Come tali dobbiamo aver bene chiaro in mente che la nostra missione non è quella di pulire le monete, ma è quella di tramandare ai posteri le monete così come a noi sono giunte in mano senza possibilmente alterarle o modificarle.
Può capitare che per motivi commerciali o per interessi e gusti personali ci si imbatta nella necessità di dover o voler pulire le nostre amate monete, ma per farlo bisogna avere esperienza, tecnica e gli strumenti adatti per farlo altrimenti si rischia di diminuire considerevolmente o talvolta azzerare il valore della moneta stessa.
Prima di pulire una moneta oltre al metallo da trattare va valutato anche il tipo di sporco che la colpisce, può essere semplice terra, grasso, incrostazioni, ossidazioni, cancro del metallo, ecc.
Discorso a parte hanno le monete con patina, la quale non andrebbe mai asportata poichè è un elemento ai più piacevole e che in molti casi aumenta il valore e la bellezza della moneta.
Molto spesso monete che a noi sembrano sporche possono essere pulite semplicemente sciacquandole delicatamente con acqua e sapone neutro, spesso alcune incrostazioni che rimangono tra i rilievi della moneta possono essere asportate senza danni e con delicatezza tramite un banale stuzzicadenti in legno e spesso per far risaltare i rilievi di una moneta è sufficiente pulirla con delicatezza ed una comune gomma bianca da matita. Questi sono i metodi che personalmente prediligo perchè poco invasivi e sufficientemente efficaci.
Per sperimentare c’è chi purtroppo usa prodotti che si trovano comunemente nelle nostre cucine e mi riferisco a bicarbonato, olio di oliva, aceto bianco, coca cola e limone i quali se usati senza criterio nella maggioranza dei casi rischiano solo di graffiare la superficie delle monete come nel caso del bicarbonato o passatemi il termine di bruciare la superficie della moneta stessa come ad esempio il limone. C’è chi usa poi prodotti corrosivi come il Sidol o il Cillit Beng o altri prodotti chimici che personalmente non userei mai se non per l’utilizzo per cui sono stati creati, cioè lucidare le maniglie delle porte e pulire le superfici di casa. I più fantasiosi utilizzano addirittura spazzole, mini dremel e lucidatrici per rendere lucenti le superfici delle monete, compromettendole irrimediabilmente sia dal punto di vista numismatico, visivo e commerciale. I più tecnici invece si affidano a prodotti come dentifricio, acetone, alcool e prodotti appositi per lucidare le monete, ma sinceramente sono tecniche che molto spesso non portano ai risultati sperati se non dopo numerosi tentativi.
In conclusione prima di pulire una moneta chiedetevi sempre se ne vale la pena e se dovete per forza farlo, nel caso informatevi sul metodo di pulizia migliore ideale per la moneta in oggetto e non dimenticatevi di fare prima tanta esperienza su monete molto circolate e di nessun valore. Pian piano imparerete ad apprezzare le monete cosi’ come vi sono arrivate e capirete voi stessi se, come e quando pulirle donando loro un valore aggiunto.