Oarleremo oggi di uno degli argomenti più discussi e chiacchierati del momento, ovvero il reale valore delle monete in Lire della Repubblica Italiana.
Purtroppo è prassi comune di alcuni fantasiosi creatori di contenuti web quella di creare articoli o video con l’intenzione presunta di spiegare il valore di alcune monete da collezione, quando nella realtà trattasi unicamente di un maldestro e negativo tentativo di guadagnare notorietà e visualizzazioni, a discapito della vera informazione e del più sano collezionismo.
Questo proliferare di fake news porta avanti una campagna di disinformazione che può e deve essere combattuta dando le giuste informazioni ai tanti collezionisti e curiosi che trovano oggi nel web la più immediata fonte di sapere.
In tale direzione va subito chiarito che le monete della Repubblica Italiana che ad oggi hanno un valore collezionistico sono quelle monete autentiche che non hanno mai circolato e che sono quindi giunte a noi in condizioni fior di conio o fondo specchio.
Nello specifico mi riferisco a:
- 1, 2, 5, 10 lire del 1946
- 1, 2, 5, 10 lire del 1947
- 2 lire del 1958 – Ape
- 5 lire del 1956 – Delfino
- 20 lire del 1956 – Ramo di quercia
- 50 lire del 1958 – Vulcano
- 100 lire del 1993 – Variante testa piccola
Le stesse monete, anche se circolate e quindi non più in condizioni fior di conio, possono avere comunque un valore ed un interesse collezionistico. A prescindere dalla loro conservazione è bene affidarsi a professionisti numismatici del settore, i quali saranno in grado di riconoscerne il reale stato di conservazione delle monete e di farvi una valutazione aggiornata di mercato a cui potrà seguire un’eventuale proposta di acquisto.
Tutte le altre monete della Repubblica Italiana non comprese nella lista di cui prima, potrebbero ancora avere un minimo valore di pochi euro se conservate anch’esse in condizioni fior di conio, mentre se circolate saranno generalmente comprate e vendute in blocchi o addirittura a peso da commercianti numismatici in quanto coniate in centinaia di milioni di esemplari che hanno saturato il mercato collezionistico nel corso del tempo.
Inoltre esigui e casuali ritrovamenti casalinghi di monete trovate nei cosidetti “cassetti del nonno” o “bauli in soffitta” saranno generalmente privi di valore commerciale e non susciteranno alcun interesse collezionistico e commerciale.
Infine esistono ancora rare monete di prova, monete commemorative in blister e cofanetti oltre a rotolini di monete integri, tutto materiale solitamente di difficile reperibilità e disponibile esclusivamente tra collezionisti.